SISTEMA NERVOSO PARTE IV

Telencefalo
Il telencefalo è la parte più grande dell’encefalo e è formato dai due emisferi, la parte superiore è costituita dalla corteccia celebrale, al di sotto di questa troviamo il centro semiovale formato da sostanza bianca nella quale sono immersi i nuclei della base o gangli basali, necessari per i movimenti volontari.
In profondità di ogni emisfero troviamo un ventricolo laterale, che è in comunicazione con il forami di Monro.
La superficie ci ogni emisfero è irregolare, sono presenti solchi poco profondi che formano le cinconvallature celebrali della materia grigia, poi ci sono invece altri 6 solchi più profondi che dividono in aree più estese il cervello:
  • frontale
  • parietale
  • occipitale
  • lobo dell’insula 
  • temporale
  • lobo limbico
Le scissure che troviamo sono:
  • la scissura laterale presente da entrambe le estremità della corteccia
  • la scissura di Rolando che delimita il lobo dell’insula
  • la scissura inter-emisferica che divide i due emisferi
  • la scissura calcarina che isola il lobo occipitale.
La corteccia celebrale un po come quella cerebellare del cervelletto è formata da strati diversi di neuroni  che però non sono omogenei in tutti i loro punti, si riscontrano però tre strati:
  • Archiapallio, lo strato più antico presente anche nei vertebrati.
  • paleopallio strato intermedio
  • neopallio, la parte sviluppata nei mammiferi superiori.
La neo- corteccia è formata anche essa da sei strati di neuroni, la paleo-corteccia da quattro e la archi.corteccia solo da tre.
Le strutture che formano questi strati sono però comuni tra loro, infatti li troviamo tutta la corteccia
  • strato di cellule piramidali
  • strato di cellule granulari
  • strato molecolare
Questi diversi complessi cellulari formano due tipi di corteccia:
  • corteccia omogenea
  • corteccia eterogenea
La corteccia del telencefalo è suddivida in arie che permettono di captare diversi stimoli, elaborarli e poi mandare una risposta.
Le are sensitive primarie captano gli stimoli primari per esempio il dolore, la ruvidezza di una superficie, il caldo o il freddo, e tutti questi stimoli giungono anche da zone come il talamo e qua sono rielaborate.
la corteccia motoria primaria invece è adibita ai movimenti volontari.
L’area visiva che capta gli stimoli esterni mediante gli occhi
L’area uditiva che capta i suoni
L’area olfattiva

Questi sono tutte le aree primarie del cervello che determinano li stimoli stessi per la sopravvivenza del individuo, esistono anche aree secondarie che elaborano gli stimoli in maniera diversa, discriminando quegli stimoli che già erano arrivati al cervello e permettendo quindi una risposta più efficace (è un primo principio per spiegare il concetto di memoria).
Il lobo frontale contiene aree molto importati al fine motorio, permettono il controllo di alcuni movimenti volontari.

I due emisferi benchè siano simili tra loro non hanno le stesse funzioni e non funzionano allo stesso modo

il corpo calloso tra i due emisferi consente l’interazione tra i due che danno vita a funzioni secondarie come il linguaggio e funzioni cognitive superiori, i ricordi e le esperienze sono immagazzinati in entrambi i lobi, quindi per poterli usare è necessario che i due intercomunichino tra loro.

le funzioni cognitive superiori sono a stento contatto con i sistemi primari come quelli olfattivi o acustici, ad esempio il linguaggio parte da due diverse aree in entrambe gli emisferi, e quale area si attiva dipende da quale area primaria prima viene stimolata.
Questo è il motivo per cui non si è ancora compreso bene il funzionamento delle funzioni cognitive o della memoria.

Da quello che risulta in studi sul cervello le funzioni cognitive superiori sono strettamente correlate alla corteccia associativa sensoriale.

Sistema dei gangli o nuclei della base.
All’interno della corteccia celebrale sono contenuti i gangli basali, sono dei nuclei  i quali intervengono nel controllo motorio, sono collegati ai nuclei propri del tronco encefalico.
La parte più voluminosa dei gangli è il corpo striato suddiviso in:
  • nucleo palladio
  • nucleo caudato
  • nucleo putamen
Il collegamento con la Substancia nigra e il subtalamo hanno portato a capire che la funzione dei gangli basali è rivolta al movimento muscolare volontario.
Il nucleo caudato ha la forma di C e la sua coda si sporge fino all’amigdala, il nucleo palladio e il nucleo di putamen invece nel insieme formano il nucleo lunticolare.

Le aree motorie sono aree che si attivano dopo una corretta stimolazione e rilasciano impulsi elettrici che inducono la contrazione o il rilassamento dei muscoli.

Le aree sensitive sono zone che registrano i segnali esterni al corpo e rielaborandoli è possibile fornire una risposta che permetta di adattarsi in funzione alle condizioni esterne.

le aree associative sono zone che elaborano gli stimoli in modo più complesso per dare risposte più funzionali al corpo, queste aree sono legate alle funzioni cognitive superiori come la comunicazione e il comportamento
nell’uomo le aree associative ricoprono la metà del telencefalo.
Una zona   molto grande associata alle aree associative è il lobo prefrontale, questa zona è coinvolta in:
  • carattere
  • pensiero astratto
  • comportamento
  • introspezione 
  • motivazione
(molti circuiti della serotonina che riguardano apprendimento, e buon umore partono sopratutto dal lobo prefrontale)

Un danno al lobo frontale impedirebbe di formulare programmi, tenere un comportamento sociale corretto, graverebbe sulla memoria e sulla apprendimento e causerebbe anche depressione e nei casi più gravi mancanza di distinzione tra bene e male.

Sistema limbico
Con il temine sistema libico si intende quell’area del cervello che regola le risposte viscerali, la memoria recente e le emozioni.
Il sistema limbico include sia strutture telencefaliche che diencefaliche.

Le strutture più importanti del sistema libico sono l’ippocampo, che si attiva mediante  le terminazioni olfattive che trasmettono il segnale alla fornice, un altra struttura secondaria del sistema limbico.
la sua funzione primaria è quella della memoria a lungo termine e nella navigazione spaziale.

Una seconda struttura è l’amigdala che regola il sistema emotivo dell’uomo mediante l’interazione con il lobo frontale delle aree associative del cervello, infatti presenta molti collegamenti con il nucleo caudato.

Liquor
Il liquor è un liquido che ha la funzione protettiva del sistema nervoso centrale, data la sua importanza, e delicatezza una giusta protezione da parte di meningi e liquor è  necessaria.
Il liquor è prodotto dai plessi corioidei ed è libero ci circolare nei ventricoli o in tutte lo zone dove è libero di passare.

Il plesso coroideo è costituito da una fitta rete di vasi sanguigni  che rilasciano nutrienti e ossigeno e assorbono invece sostanze di rifiuto e anidride carbonica.
Il plesso è formato da cellule del plesso corioideo che lasciano uscire  dal capillare ioni e acqua oltre che a nutrienti e ossigeno, questi formano il Liquor che poi passando per dei canalicoli arrivano anche al quarto ventricolo.

Il liquor prodotto prende il nome di liquido cefalorachidiano e contiene oltre che a glucosio, vitamine, sali, e proteine anche linfociti che difendono il cervello da eventuali batteri o infezioni.

I capillari che qui scorrono però non sono solo formate dalla lamina propria fenestrati ma sono ricoperti dalla barriera amato encefalica che non permette l’ingresso a tutte le sostanze che girano nel corpo ma solo ad alcune.

Il liquor prodotto per è continuamente riassorbito dal flusso vennero per mezzo di alcuni villi.

le meningi sono invece l’altra forma di difesa contro gli urti per il SNC, si compone da strati formati da:
  • pia madre, è lo strato più sottile e che è a diretto contatto con il tessuto nervoso, in corrispondenza di vasi sanguigni si sdoppia e va ad avvolgere anche loto formando una tonaca sierosa.
  • l’aracnoide formato da tessuto connettivo lasso
  • la dura madre che è separata dallo strato aracnoide da un piccolo setto contenente  il liquor  
la dura madre, è uno strato molto robusto delle meningi e è ricoperto dal periostio, tra i due c’e un setto nella quale è contenuto un liquido.
La dura madre in alcuni punti, sopratutto in alcune scissure del telencefalo forma delle pieghe della propria lamina che vanno a intercompletare la struttura cranica:
  • falce cerebrale 
  • falce cerebellare
  • diaframma della sella
  • tentorio del cervelleto
vascolarizzazione:
Il sangue che irrora il midollo spinale  proviene da arterie spinali anteriori e posteriori originate dall’arteria vertebrale.
L’encefalo invece riceve sangue dall’arteria carotide interna e dalle arterie vertebrali.
le due arterie vertebrali dopo essere state incraniate vanno a confluire nell’arteria basale, che da origine alle due arterie celebrali le quali entrano nella circolazione di Willis.
é una formazione anatomista arteriosa, che parte alla base del encefalo  e alla quale sono collegate le due arterie cerebrali e l’arteria comune anteriore che le unisce.
La comunicazione tra la carotide interna e le due arterie vertebrali nel poligono di willis consente una migliore ridistribuzione del sangue e offre percorsi alternativi al sangue nel caso ci sia un ostruzione.

il sistema venoso non è satellite a quello arterioso ma è situato nella zona subaracnoidea e poi confluisce in arterie maggiori man mano che prosegue, sboccando nei seni della dura madre.


Il sangue venoso esce dalla giugulari  interne.
SISTEMA NERVOSO PARTE IV SISTEMA NERVOSO PARTE IV Reviewed by Stefano on 17:36 Rating: 5

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