in questa lezione scriverò di particolari sistemi che funzionano secondo le leggi dell'elettrochimica, ecco a voi alcuni esempi della lezione V
Elettrodeposizione del rame.
Per eseguire la elettrodeposizione del rame, è utile lavare
prima gli elettrodi e il recipiente con acido nitrico, nel caso di un
precedente utilizzo, dopo di che si prepara una soluzione di solfato di rame (
color azzurro )
E si aggiungono ad esso acido solforico e acido nitrico.
L’acido solforico ha la funzione di evitare la
depolarizzazione del catodo.
L’acido nitrico, invece viene aggiunto per evitare che lo
ione H+ non si scarichi al elettrodo, l’acido aggiunto agisce con
tale reazione:
NO-3 + 10H+ ↔ NH+4 + 3 H2O
L’acido nitrico aggiunto deve essere esente di NO-2
, per questo aggiungo Urea e porto
ad ebollizione per eliminare i nitriti presenti.
La reazione di elettrolisi che avviene agli elettrodi sono:
al catodo Cu2+
+2e- ↔ Cu(s)
al anodo 4OH-↔
O2 +2 H2O + 4e-
Il potenziale che si deve applicare agli elettrodi per una
deposizione regolare è di 2-3 v
Come faccio a capire quando l’elettrodeposizione è finita?
- per
scolorimento della soluzione di solfato di rame
- aggiungo
solfuro per vedere se precipita CuS
- non
immergo tutto il catodo subito, dopo un tempo prestabilito lo immergo , se
non c’e ulteriore deposizione la prova è conclusa.
Una variabile da tenere in considerazione è la temperatura,
più questa è alta più l’elettrodeposizione del rame sarà fine.
La pila Daniel.
Nel 1836,
John Frederic Daniel elaborò una pila,
chiamata pila Daniel, sfruttando il prototipo inventato da Volta. La cella è
costituita da un compartimento anodico (semicella)
formato da una barretta di zinco immersa in una soluzione di solfato di
zinco (ZnSO4) e un compartimento catodico formato da una barretta di
rame immersa in una soluzione di solfato di
rame (CuSO4).Le due semicelle sono collegate da un ponte salino
costituito da un tubo riempito da una soluzione
satura di nitrato di potassio (KNO3) con dei tappi alle
estremità permeabili a ioni e acqua.[2]
Alla chiusura del circuito esterno con un conduttore, al catodo avviene la
semi-reazione di riduzione:
Cu2+(aq) + 2e-
→ Cu(s) E° = 0.34 V
per cui ioni Cu2+ scompaiono dalla soluzione e si depositano
come metallo sulla lamina. All'anodo avviene la semi-reazione di ossidazione:
Zn(s) → Zn2+(aq)
+ 2 e- E° = - 0.76 V
per cui dello zinco metallico si stacca dalla lamina
raggiungendo la soluzione come ioni Zn2+. La reazione completa è:
Zn(s)
+ Cu2+(aq) → Zn2+(aq) + Cu(s) ∆E° = 1.1 V
Per effetto di questa reazione nel comparto catodico
mancherebbero cariche positive, mentre nel comparto anodico si avrebbe un
eccesso di cariche positive. Il tutto però viene compensato perché gli ioni
potassio (K+) e nitrato (NO3-) del ponte salino si spostano raggiungendo il
compartimento catodico ed anodico, rispettivamente, ristabilendo
l'elettroneutralità della soluzione.
La pila daniel, è una di quelle pile che non può essere
considerata ricaricabile, ovvero applicando una voltaggio tale da far avvenire
la reazione in senso opposto, il prodotto della celle Cu metallico si ossida a
Cu2+ ma lo zinco presente ora in soluzione come Zn2+ non
riesce a ridursi , perché al suo posto si scarica lo ione H+ riducendosi
a H2.
Un tipo di pila reversibile è la pila Weston.
Nel prossimo post ci dedicheremo alla pila Weston
LEZIONE 5 CHIMICA
Reviewed by Stefano
on
02:07
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