TRAPIANTO E RIGETTO

TRAPIANTO E RIGETTO
Il trapianto è la sostituzione di un organo o un tessuto danneggiato. L’organo trapiantato viene donato da un soggetto che si chiama donatore e da un altro che si chiama ricevente.
Esistono  molti tipi di trapianti, più o meno sicuri:

isotrapianto —> autotrapianto

Omotrapianto —> trapianto tra gemelli monovulari

allotrapianto —> trapianto tra due soggetti della stessa specie senza parentela

Xenotrapianto —> trapianto tra individui di specie differenti (Uomo- maiale)


Gia ora vengono effettuati moltissimi tipi di trapianti di molte parti del corpo:
cornea
fegato
cuore
polmoni
midollo
cute
ossa
cartilagine


I trapianti però non sono sempre efficaci infatti è risaputo che dopo un trapianto può esserci una reazione di rigetto, cioè il soggetto ricevente non accetta l’organo\tessuto del donatore.
Questa razione avviene ad opera del S.I che riconosce l’organo come estraneo e lo aggredisce.
Il riconoscimento dell’organo avviene grazie al complesso di isocompatibilità, un sistema di riconoscimento efficiente.
I geni dell’isocompatibilità che producono le proteine MHC di classe I e II sono geni polimorfici, cioè che variano da persona a persona e è quasi impossibile trovare qualcuno che sia compatibile al 100% a meno che non sia un gemello monoovulare, quindi con il DNA uguale.

tutti gli studi sui trapianti vengono fatti su colonie di tipo.
questi topi non sono topi qualsiasi ma topi inbred, cioè topi che hanno tutti lo stesso DNA perché provenienti da colonie di gemelli

se prendiamo 4 topi 2 ceppi A e 2 ceppi B e facciamo un trapianto tra:

ceppo A x ceppo A 

ceppo B x ceppo B

osserveremo che il trapianto viene accettato e che quindi l’organo o il tessuto entra a far parte del organismo ricevente, ma se proviamo a fare trapianti del tipo:

ceppo A x ceppo B

ceppo B x ceppo A

notiamo che il trapianto non va a buon esito e il rigetto è sicuro, questo fenomeno è alla  base degli studi sui trapianti, per cercare di capire come poter trasformare quei rigetti in successi.



RIGETTO

prende il nome di rigetto primario quel tipo di rigetto che avviene dopo 10 giorni dal trapianto.
il rigetto secondario invece viene dopo che viene fatto il secondo trapianto a distanza di 6 mesi dal primo, e avviene in 3 giorni.
Il rigetto secondario è più veloce e violento perché il nostro S.I ha già in memoria quel determinato tipo di recettori dell’isocompatibilità e quindi gli anticorpi sono prodotti più velocemente senza  riconoscimento.

Il trapianto è regolato oltre che da basi genetiche anche da basi immunologiche, in quesito per evitare il rigetto di un allotrapianto o Xenotrapianto è necessario inibire il sistema immunitario affinché non aggredisca l’organo trapiantato.

Venne fatto un esperimento sui rigetti, vennero fatti 3 trapianti, uno con anti CD4 un altro con antiCD8 e un altro con entrambi i farmaci.
I risultati dimostrarono che i CD$ sembravano essere i più aggressivi, ma eliminare entrambi aumentava notevolmente la vita dell’organo nel ospite.

i sistemi che regolano il rigetto sono

SISTEMA AB0
riguarda i gruppi sanguigni A AB B o 0, e il fattore RH positivo o negativo.
Il donatore e il ricevente devono avere lo stesso sistema ABO e lo stesso RH altrimenti si da già fin da subito un principio di rigetto per non compatibilità ematica.

SISTEMA DELL’ISOCOMPATIBILITà
il sistema di isocompatibilità è espresso da tipi di proteine MHC di primo e secondo tipo.
ogni gene HLA dei due tipi ha sei geni, e sono altamente polimorfici.
prima di un traviando è necessario un test per le isocompatibilità per evitare rigetti violenti.

Un eccezione c’e i trapianti di cornea che non hanno bisogno di analisi perché non esprimono nessun fattore HLA al contrario dei trapianti al midollo osseo che invece devono antere entrambi i duesistemi (isocompatibilità e AB0\RH ) uguali.

Un ulteriore test che viene fatto è per evidenziare la presenza nel sangue di anticorpi contro i fattori HLA del donatore, a volte succede che il ricevente ha già gli anticorpi contro il donatore anche se non ha avuto un trapianto prima d’ora.


CLASSI DI RIGETTO

  • rigetto iper acuto: è determinato dal sistema di isocompatibilità diverso tra donatore e ricevente, e la presenza di anticorpi del ricevente contro l’organo donato. Quando un rigetto si attiva, la prima cosa che accade è che le proteine del sistema del complemento attaccano i vasi sanguinei, questo li ostruisce e provoca l’ischemia, l’ischemia successivamente uccide per mancanza di nutrimento e ossigeno l’organo.Questo tipo di rigetto avviene da 0 a 3 gg

  • rigetto acuto: è meno grave del rigetto iper acuto, a avviene in un lasso di tempo compreso tra 3 e qualche settimana.Questo rigetto è provocato dalle cellule B che rilasciano anticorpi che attaccano gli endoteli, le cellule del ricevente necrotizzano e con loro il tessuto interno muore. Le CD8 causano la morte cellulare dell’organo trapiantato

  • rigetto cronico: Il meccanismo del rigetto cronico non è compreso, ma si sa che avviene dopo un lasso di tempo di mesi o anni. Il rigetto cronico comporta la formazione di fibrosi sulla organo che fanno perdere col tempo la funzionalità di esso fino a che non va  incontro a ischemia.

PREVENZIONE 

Dopo anni di studio sono state sviluppate delle prevenzioni al rigetto che includono
  1. induzione della tolleranza del ricevente
  2. soppressione del sistema immunitario del ricevente
  3. riduzione dell’immunigenicità tra ricevente e donatore (stabilire HLA e sistema ABO più simili possibile)

la soppressione del sistema immunitario è efficace ma non è la via giusta, in quando indebolisce di molto il sistema immunitario del ricevente

ciclosporine—> boccano la produzione di IL2 fondamentale per la maturazione dei linfociti T che a sua volta inibisce la maturazione delle cellule B

corticosteroidi —> blocca la produzione delle citochine dei macrofagi, che sono le responsabili del richiamo di molte cellule dell’immunità.

anticopri
  • CD3 bloccano le cellule T
  • CD25 attaccano il recettore per L’IL2 sulle cellule T naive .

In ambito di ricerca, la soluzione all’uso si immuni sopressori sembrano essere le cellule T regolatrici, che modificate  e bloccando alcuni loro pathway sembrano sopportare la presenza del organo trapiantato e non catalizzare il rigetto, così si eviterebbe di sopprimere tutta l’immunità.

TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO

è un trapianto liquido e questo tipo di trapianto è molto diverso dagli altri, infatti non sono le HLA del donatore ad attaccare ma sono quelle del ricevente ad essere attaccate, infatti le prime cellule prodotte attaccano le HLA del ricevente riconoscendole come estranee.
Questa è chiamato GVHD e si verifica nei primi 100 giorni, dopo questo lasso di tempo le cellule prodotte sono quelle del donatore e la situazione torna alla normalità.
Se la malattia si presenta dopo 100 giorni allora il GVHD prende un piega cronica, e si trasforma un una malattia sistemica, con fenomeni di atrofia di tutti gli organi attaccati.

Prima del trapianto al ricevente vengono usati dei farmaci aggressivi che eliminano il sistema immunitario che risulta soppresso una volta dopo il trapianto.
le cellule APC del donatore attivate dalle citochine attivano il sistema immunitario che riconosce le MHC del ricevente come  patogeni e le attacca


gli organi più colpiti sono la cute, l’intestino e il fegato.

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